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Si fa un gran parlare di passaggio anche da parte della radio ai nuovi sistemi digitali con protocollo DAB e DAB + che, analogamente a quanto è successo per la Tv consentiranno una estensione dei servizi, della qualità di ascolto, e della quantità dei contenuti (forse) come d’altronde è successo per le tivu.

Non vogliamo entrare nello specifico, ricordando però che in Tv è vero che il numero di canali sono aumentati, ma è altrettanto vero che gli editori poi sono gli stessi, quindi nulla è successo relativamente al presunto ingresso nel mercato di nuovi operatori. Ci limiteremo, grazie al contributo di un articolo scritto da chi potrebbe essere definito un “esperto di DAB”, di analizzare gli inconvenienti legati al nuovo sistema. A nostro avviso, considerando che nessuno switch off è stato al momento nemmeno programmato, questa tecnologia faticherà a vedere la luce, almeno nell’etere italiano.

Questi gli inconvenienti e le valutazioni tecniche del nuovo sistema:

Analizziamo quindi i presunti punti di forza di questa tecnologia da sempre esposti come vincenti:

1) Facilità di ricezione: questo è vero, basta accendere una radio DAB ed essa fa in automatico quello che in effetti pochi sanno fare: girare una manopola o premere un pulsante per cercare una stazione;

2) Ricezione senza interferenze: é vero anche questo. Non ci sono disturbi. Fino a che c’è un buon segnale però, poi quando il campo comincia a diminuire, se con l’FM accettavi qualche disturbo ma continuavi l’ascolto, con il DAB devi accettare l’imperativo categorico: o è bianco o è nero, e quindi il silenzio regna sovrano. Va inoltre sottolineato che se nella banda che utilizza il DAB ci fossero solo la metà delle interferenze che ci sono in FM, si ascolterebbe solo il nulla. Come ho da sempre affermato, se l’FM talvolta la si ascolta male è solo ed esclusivamente per problemi politici e/o di pessimo utilizzo dello spazio radioelettrico, non certo per un gap tecnico. Invito inoltre a visitare qualche forum inglese sull’argomento per venire a sapere che se ti allontani oltre le 15 miglia da Londra la ricezione DAB è assicurata solo se si dispone di un’antenna sul tetto…

3)Qualità dell’audio: qui le certezze cominciano a vacillare, la fantomatica “CD quality” si è infatti perduta nell’esasperata compressione audio utilizzata per far posto a più soggetti possibili nel medesimo bouquet, al punto che sempre nei medesimi blog, si legge di audiofili e musicofili che dicono (traduco letteralmente): “se vuoi ascoltare della buona musica dalla Radio devi per forza acoltarla in FM”.

4) Il DAB è ecologico: durante il convegno è stata esposta una tabella dove veniva fatta una comparazione tra due trasmettitori da 500W, uno FM e uno DAB, evidenziando l’aspetto “green” del DAB poichè per ogni emittente trasmessa il consumo risulterebbe ridotto rispetto ad una emissione in FM. Va detto che al fine di assicurare al correttore di errori del ricevitore DAB di fare il proprio dovere, il campo elettrico necessario deve essere sensibilmente più elevato (almeno il doppio con stima in difetto) di quello che necessita un comune discriminatore FM, di conseguenza il confronto lo si dovrebbe fare con un rapporto di potenza 4:1 il che stravolge la tabella mostrata. Ma non è qui che “casca l’asino”. C’erano molti ricevitori in bella mostra su un tavolo, e alla mia semplicissima domanda: “ne avete uno che fiunziona a pile?”, la risposta (un poco imbarazzata) fu: “NO”. Perchè? Risposta: “perchè durerebbero troppo poco”. Risposta chiara ed esauriente. La ragione è che i DSP che ricevono e processano il segnale DAB consumano molto, ma molto di più di un normale tuner FM. Il consumo di un ricevitore DAB è un dato che vede i costruttori abbastanza reticenti a fornire, ma sono riuscito a sapere che esso, a seconda dei modelli, è compreso tra 800mW e 1.5W (inteso solo ricevitore, senza la parte audio che si presume essere analoga a quella di un ricevitore FM). Stimiamo in media 1W e ci troviamo 1KW di consumo in più rispetto all’FM ogni 1000 ascoltatori. Alla faccia del “green” (il DAB è buono, il DAB è bello);

5) Il DAB offre servizi nuovi: il relatore ha enfatizzato che con il DAB in auto puoi ricevere le notizie sul traffico a livello locale e (udite udite) conoscere quali sono i parcheggi presenti nelle vicinanze. Ecco questo un effetti poteva essere un buon argomento nel 1991, ma nel 2012 queste cose le fa il mio navigatore, il quale al parcheggio addirittura mi ci porta… Per completezza di informazione vorrei portare a conoscenza che la RAI di Torino (laboratori del CRIT -da un articolo apparso su Radio Passioni-) ha recentemente messo in servizio un sistema che utilizzando la possibilità di inserire matadati nel flusso RDS ha reso praticamente il medesimo servizio, al punto che si possono visualizzare le pagine su uno smartphone Android dotato di tuner FM. Resta solo da stabilire se l’utenza è così ansiosa di ricevere questi servizi.